Teatro

A Fermo, Motus presenta Alexis, una tragedia grca

A Fermo, Motus presenta Alexis, una tragedia grca

Martedì 17 aprile il Teatro dell’Aquila di Fermo ospita Motus con Alexis. Una tragedia greca, ultimo appuntamento di Classico contemporaneo, rassegna promossa dal Comune di Fermo e dall’AMAT in collaborazione con la Regione Marche e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dedicata alle esperienze più giovani della scena che da anni affianca con successo la stagione di prosa.

Gruppo riminese di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò nato nei primi anni novanta, Motus si è imposto sulla scena internazionale ottenendo un grande seguito di pubblico e attenzione dalla critica con premi e segnalazioni. Alexis è l’ultima tappa di Syrma Antigónes, avviato dal gruppo nel 2009 intorno al mito di Antigone antica eroina greca, archetipo di lotta e resistenza al potere. Nello spettacolo la vicenda di Antigone si intreccia con quella di Alexis Grigoropoulos manifestante quindicenne ucciso da un poliziotto ad Atene tre anni fa, durante le rivolte popolari, ora nuova icona ribelle della gioventù greca. L’approccio è indiretto, trasversale: non si è messi di fronte a una messinscena dell’Antigone, né a un resoconto delle proteste del 2008 ma a una inquieta riflessione pubblica sulla possibilità di mettere in relazione questi due piani di lettura della realtà. Protagonista sul palco - insieme a Vladimir Aleksic, Benno Steinegger e Alexandra Sarantopoulou - è Silvia Calderoni icona dei Motus e Premio Ubu 2010 come migliore attrice under 30. L’attrice performer, qui emblema di un’Antigone moderna, dà voce ai materiali e alle testimonianze raccolte in Grecia sulle tracce dei protagonisti, mescolando linguaggi del passato con quelli del presente.

Con Classico Contemporaneo si conclude anche Scuola di platea, progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo promosso dall’AMAT e dal Comune di Fermo in collaborazione con il corso di Storia del Teatro dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Il progetto è finalizzato a formare i ragazzi alla cultura teatrale grazie all’ospitalità offerta alle compagnie nell’ambito della rassegna “Classico Contemporaneo”. La partecipazione allo spettacolo è solo il momento centrale di un programma che prevede incontri propedeutici e confronti con la compagnia. I seminari preliminari vogliono tracciare alcune linee di lettura dell’opera teatrale attraverso l’ausilio di materiali critici. Le scuole che partecipano al progetto sono il Liceo Classico “Annibal Caro”, l’Istituto d’Arte “U. Preziotti”, il Liceo Scientifico “T. C. Onesti”, l’Istituto Tecnico Industriale “G. M. Montani” e l’Istituto Tecnico per Geometri “Carducci Galilei”. Gli studenti fermani incontreranno la compagnia Motus mercoledì 18 aprile dalle ore 12 presso la Sala San Martino.

“Il palco diviene luogo di una presenza corale, commovente, - scrive Motus - che agisce un testo polifonico e stratificato, dalla natura ibrida e fulminea: dialoghi, interviste, riflessioni solitarie, tentativi di traduzione dal greco, all’inglese e all’italiano, frammenti audio e video dalla rete, descrizioni di atmosfere e paesaggi, dichiarazioni politiche e testimonianze che abbiamo raccolto a Exarchia, per strada, nei centri sociali, nei caffè, fra gli artisti… Lo spettacolo si plasma sulla straordinarietà del tempo presente attraverso domande aperte, motore di una ricerca continua e affannata, di una relazione indispensabile fra arte e metropoli come fulcro di cambiamenti politici e sociali. È una ricerca documentaria e poetica al tempo stesso, che vogliamo capace di cogliere i molteplici volti di questa Grecia, come dei moltissimi territori che ora reagiscono alla frustrazione dell’infinito presente. Ora ci troviamo a fare uno spettacolo che è talmente in presa diretta con il reale da assumere connotazioni diverse di giorno in giorno. In un certo senso, abbiamo iniziato tre anni fa un percorso drammaturgico che lentamente e progressivamente ha cominciato a smantellare tutte le nostre consuetudini sceniche per scaraventarci verso il baratro dello spazio vuoto, che come una pagina web, ha la potenzialità di mutare continuamente, è “aggiornabile in tempo reale”.”

Lo spettacolo è prodotto da Motus, ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, Espace Malraux - Scène Nationale de Chambéry et de la Savoie - CARTA BIANCA, programme Alcotra coopération France Italie, Théâtre National de Bretagne/Rennes e il Festival delle Colline Torinesi con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia-Romagna e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Per informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro dell’Aquila tel. 0734 284295. Inizio spettacolo ore 21.